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Mobili Franco Albini Anni 50

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Franco Albini (1905-1977) è stato uno dei più importanti e rigorosi architetti italiani del XX secolo, aderente al Razionalismo italiano. Ha segnato la storia dell’architettura italiana ed internazionale con quell’attitudine multidisciplinare in cui le tre dimensioni disciplinari del disegno industriale, dell’architettura, dell’urbanistica si fondono. Dopo aver trascorso l’infanzia e parte della giovinezza  in Brianza, dove è nato, Franco Albini si trasferisce con la famiglia a Milano. Qui si iscrive alla facoltà di Architettura del Politecnico e consegue la laurea nel 1929. Dà avvio alla sua attività professionale nello studio di Gio Ponti ed Emilio Lancia, con i quali collabora per tre anni ed ha  qui i suoi primi contatti internazionali. E’ l’incontro con Edoardo Persico a segnare una chiara svolta verso il razionalismo e l’avvicinamento al gruppo dei redattori di “Casabella”. La nuova fase che quell’incontro ha provocato prende avvio con l’apertura del primo studio professionale in via Panizza con Renato Camus e Giancarlo Palanti. Il gruppo di architetti inizia ad occuparsi di edilizia popolare partecipando al concorso per il quartiere Baracca a San Siro nel 1932 e poi realizzando i quartieri dell’Ifacp; sempre in quegli anni Albini lavora alla sua prima villa (Pestarini).  Ma è soprattutto nel contesto delle mostre che il maestro milanese sperimenta il suo compromesso tra quel “rigore e fantasia poetica”, coniando gli elementi che saranno tema ricorrente in tutte le declinazioni del suo lavoro – architetture, interni, pezzi di design. L’apertura nel 1933 della nuova sede della Triennale a Milano, nel Palazzo dell’Arte, diviene un’importante occasione per esprimere il forte carattere innovativo del pensiero razionalista, una palestra in cui sperimentare in libertà nuovi materiali e nuove soluzioni, ma soprattutto un “metodo”. Insieme a Giancarlo Palanti, Albini in occasione della V Triennale di Milano allestisce la Casa a struttura d’acciaio per la quale progetta anche l’arredamento. Alla successiva Triennale del 1936 Franco Albini si occupa dell’allestimento della Mostra dell’abitazione, nella quale è presentato l’arredamento di tre tipologie di alloggio. L’allestimento di Stanza per un uomo, a quella stessa Triennale, ci permette di comprendere l’approccio acuto e ironico che fa parte di Albini, come uomo e come progettista: il tema affrontato è quello dell’existenzminimum e il riferimento del progetto è al mito fascista dell’uomo atletico e sportivo, ma è anche un modo per riflettere sugli alloggi a basso costo, la riduzione delle superfici al minimo e il rispetto del modo di abitare.  In quello stesso anno Albini e Romano progettano la Mostra dell’Antica Oreficeria Italiana: montanti verticali, semplici aste lineari, disegnano lo spazio. Un tema, quello del “pennone”, che sembra costituire il centro dell’evoluzione del suo processo produttivo e creativo. Il concetto viene rielaborato nel tempo, con la tecnica di scomposizione e ricomposizione propria della progettualità albiniana: nell’allestimento della Mostra di Scipione e di disegni contemporanei (1941) gli affusolati pennoni, su cui sono appesi i dipinti e le teche, sono sorretti da una griglia di cavetti d’acciaio; nello stand Vanzetti (1942) assumono la forma a V; nel negozio Olivetti a Parigi (1956) i montanti in mogano lucido sostengono i ripiani per l’esposizione delle macchine da scrivere e da calcolo. La riflessione su questo tema nasce dalla volontà di interpretare lo spazio architettonico, di leggerlo attraverso l’utilizzo di una griglia, di introdurre la terza dimensione, quella verticale, mantenendo un senso di leggerezza e trasparenza. Il pennone si ritrova, però, anche in ambiti differenti da quelli allestitivi. Negli appartamenti da lui progettati, viene utilizzato come perno su cui i quadri possono essere sospesi e ruotati per consentire differenti punti di vista, ma al contempo come elemento capace di suddividere gli spazi. La libreria Veliero, realizzata in un unico prototipo nel 1940, presenta due montanti principali, costituiti da esili barre curvate e accostate, legati da una complessa tensostruttura. Il montante alleggerito si ritrova anche nella libreria LB7, prodotta da Poggi negli anni Cinquanta. Come l’evoluzione del montante, anche la scomposizione e ricomposizione degli elementi architettonici e l’utilizzo del modulo, costituiscono gli elementi di un metodo che tende a semplificare i fenomeni complessi del progettare fino ai nuclei essenziali.  Albini, progettista completo, affiancò all'attività di architetto quella di designer, soprattutto di elementi d'arredo, per tutta la carriera. Alcuni degli oggetti progettati da Albini, mobili e altri oggetti, tra cui alcune famose maniglie, sono ancora in produzione e sono venduti in tutto il mondo: fra questi vi è la poltrona Fiorenza, disegnata nel 1952 per Arflex utilizzando materiali allora innovativi per il settore del mobile.


Avanguardia Antiquaria è un luogo di ricerca sul tempo: una Galleria e spazio espositivo a Milano per opere d’arte, di antiquariato, modernariato e design del XX secolo.

La Galleria nasce nel 2005 dall'idea di far coabitare, nello stesso ambiente oggetti nati in luoghi e tempi diversi, è infatti uno spazio dove Stefano Vitali affianca alla sua continua ricerca di pezzi di antiquariato, art dèco e vintage design del Novecento, una profonda dedizione all'arte contemporanea, ospitando periodicamente mostre, personali e collettive, di artisti contemporanei; tra i tanti sempre presenti in Galleria le opere di Marcello Chiarenza, Giovanni Cerri, Antonino Negri, Fausto Rossi  e Silvia Levenson. Questo continuo dialogo tra narrazione del passato e ricerca artistica attuale è il fil rouge che ha dato vita all'ossimoro "Avanguardia Antiquaria".

All'eclettico spazio espositivo si affianca inoltre il laboratorio di conservazione e restauro di mobili antichi, dipinti, ceramiche e dorature che Stefano Vitali segue con altrettanza attenzione e precisione, operando da più di 25 anni nel settore. 

 

“Non ci sono bei pensieri senza belle forme, e viceversa.”      

(G. Flaubert)        

 

 
Alcuni degli oggetti trattati: sedute, poltrone,divani, daybeds, tavoli , tavolini , lampade, applique, piantane, lampadari, armadi, sideboard, consolle, scrivanie, specchiere, complementi, cornici
Siamo specializzati in: Vintage, Antiquariato, Modernariato, Design, Design Milano, Interiors, Interior Design, Restauro, Midcentury Furniture, Arte Contemporanea

Epoche: ANNI 20 - ANNI 30 - ANNI 40 - ANNI 50 - ANNI 60 - ANNI 70 - ANNI 80
Aziende / Marchi: Feal, Cassina, Formanova, Acerbis, Bernini, Tecno, Poltrona Frau, Herman Miller, Flos, Lumi, Stilnovo, Fontana Arte, Stilux, Luxo, Philips, Arredoluce, O-Luce