Aldo Rossi (1931-1997) è stato il primo architetto italiano a vincere il premio Pritzker, seguito otto anni dopo da Renzo Piano. La Galleria Avanguardia Antiquaria oltre ad aver ospitato alcuni complementi d'arredo e sedute dell'Architetto, ha avuto l'onore di ospitare una suo opera in occasione della mostra personale del figlio pittore Fausto Rossi. Soggetti principali dei lavori dell'artista sono battaglie e soldatini, passione per questi temi tramandata proprio dal padre Aldo. Aldo Rossi, dopo essersi laureato nel 1959 in architettura presentando la tesi con Piero Portaluppi, inizia l'attività professionale presso gli studi di Ignazio Gardella e di Marco Zanuso, e nel 1963 inzia anche l'attività didattica insegnando nelle più prestigiose università europee e mondiali. La sua attività professionale, inzialmente dedicata alla teoria architettonica e a piccoli interventi edilizi compie un salto di qualità quando Carlo Aymonino gli fa realizzare parte del complesso "Monte Amiata" nel quartiere Gallaratese a Milano. Nel 1981 pubblica Autobiografia Scientifica e nello stesso anno ottiene il primo premio al concorso internazionale per il progetto di un isolato, a Berlino. Nel 1983 ottiene l'incarico di direttore della sezione architettura alla Biennale di Venezia e negli anni seguenti cura sue personali a Torino, Mosca, York, Londra, Madrid e Venezia. Nel 1987 vince due concorsi internazionali, a Parigi e Berlino, e continua le ricerche nel campo del design industriale per Unifor e Alessi, realizzando nel 1989 la famosa caffettiera"Cupola". Nel 1990 gli viene associato il premio Pritzker, primo di una lunga serie di riconoscimenti, e negli anni successivi espone nei più prestigiosi musei e gallerie d'Europa. Nel 1996 diviene membro onorario dell'American Accademy of Arts and Letters e l'anno seguente riceve il Premio Speciale Cultura per il settore "Architettura e Design" della Presidenza del Consiglio dei ministri. Muore a Milano il 4 Settembre 1997.Il lavoro di Aldo Rossi presenta un superamento delle metodologie del Movimento Moderno, appartenendo inzialmente alla corrente architettonica del Neoliberty, reazione al razionalismo con richiami più o meno espliciti all'Art Nouveau; successivamente approda al Postmodernismo, assumendo una rigorisità esemplare, definita da alcuni Neo-Novecento. Aldo Rossi si interessava principalmente di architettura e spazi urbani, e aveva sempre considerato il design più come un passatempo. Eppure, i design di Rossi esprimevano con disinvoltura le sue teorie, e la sedia Milano, con i richiami al design tradizionale, riflette la convinzione che l’architettura non potesse dissociarsi dal retaggio della città a cui appartiene. La sedia Milano, annoverata nel nostro catalogo, è uno dei tanti progetti nati dalla collaborazione tra Aldo Rossi e l'azienda Molteni dai primi anni 80. La sedia ideata dall’architetto per la fiera internazionale del mobile di Colonia, in Germania, è divenuta oggi vera e propria icona di design. Felice esempio del coesistere di tradizione e innovazione,la sedia Milano è nata per essere realizzata in legno massiccio, per la precisione in ciliegio o noce, laccato (come il modello che proponiamo) o in legno naturale; il suo schienale a forma ergonomica e la seduta a doghe risultano sorprendentemente comodi, e sfruttano al massimo la flessibilità del legno tagliato. Aldo Rossi realizzò una serie di bellissimi schizzi che illustra come la sedia Milano possa essere usata in situazioni diverse: per incontri informali, attorno a un tavolo, vicino a un cane sdraiato a terra o in uno studio professionale. II suo design appartiene all’importante lavoro a cui la prematura morte di Rossi ha posto un’inattesa fine, ma continua a rappresentare un intenso simbolo del suo impegno nel campo dell’architettura e del design.
Avanguardia Antiquaria è un luogo di ricerca sul tempo: una Galleria e spazio espositivo a Milano per opere d’arte, di antiquariato, modernariato e design del XX secolo.
La Galleria nasce nel 2005 dall'idea di far coabitare, nello stesso ambiente oggetti nati in luoghi e tempi diversi, è infatti uno spazio dove Stefano Vitali affianca alla sua continua ricerca di pezzi di antiquariato, art dèco e vintage design del Novecento, una profonda dedizione all'arte contemporanea, ospitando periodicamente mostre, personali e collettive, di artisti contemporanei; tra i tanti sempre presenti in Galleria le opere di Marcello Chiarenza, Giovanni Cerri, Antonino Negri, Fausto Rossi e Silvia Levenson. Questo continuo dialogo tra narrazione del passato e ricerca artistica attuale è il fil rouge che ha dato vita all'ossimoro "Avanguardia Antiquaria".
All'eclettico spazio espositivo si affianca inoltre il laboratorio di conservazione e restauro di mobili antichi, dipinti, ceramiche e dorature che Stefano Vitali segue con altrettanza attenzione e precisione, operando da più di 25 anni nel settore.
“Non ci sono bei pensieri senza belle forme, e viceversa.”
(G. Flaubert)