Ignazio Mario Gardella (Milano, 30 marzo 1905 – Oleggio, 15 marzo 1999) è stato un architetto, ingegnere e designer italiano. Si laurea in ingegneria al Politecnico di Milano nel 1928, mentre ottenne successivamente la laurea in architettura allo IUAV, Istituto Universitario d'Architettura di Venezia, nel 1949. Nel periodo universitario entra in contatto con gli altri giovani protagonisti della scena milanese assieme ai quali prende parte attiva alla creazione del Movimento Moderno italiano. La lunga attività professionale di architetto, che inizia prima della laurea alla fine degli anni venti con il padre Arnaldo Gardella, produsse un'enorme quantità di progetti e importanti realizzazioni. L'attività di Gardella ha avuto un ruolo determinante anche nel campo del design già dal 1947 quando fondò, insieme a Luigi Caccia Dominioni Azucena, la prima azienda che inaugurò la produzione italiana di design di qualità. Gardella ha progettato principalmente mobili d'arredamento, tra le sedute sicuramente da menzionare la pià importante, la poltrona Digamma, disegnata nel 1957 per Gavina. La Digamma è tra i primi modelli che hanno superato i limiti del razionalismo, poltrona con un corpo formato da due volumi rigorosamente geometrici, ma intrisa dell’ironia dei suoi iconici “piedi d’oca”, struttura metallica e imbottitura in gomma su tiranti elastici e finiture in ottone. L'accuratezza, l'eleganza e l'unicità di questo modello di seduta si affiancano alla funzionalità, lo schienale è infatti reclinabile in tre posizioni.
Avanguardia Antiquaria è un luogo di ricerca sul tempo: una Galleria e spazio espositivo a Milano per opere d’arte, di antiquariato, modernariato e design del XX secolo.
La Galleria nasce nel 2005 dall'idea di far coabitare, nello stesso ambiente oggetti nati in luoghi e tempi diversi, è infatti uno spazio dove Stefano Vitali affianca alla sua continua ricerca di pezzi di antiquariato, art dèco e vintage design del Novecento, una profonda dedizione all'arte contemporanea, ospitando periodicamente mostre, personali e collettive, di artisti contemporanei; tra i tanti sempre presenti in Galleria le opere di Marcello Chiarenza, Giovanni Cerri, Antonino Negri, Fausto Rossi e Silvia Levenson. Questo continuo dialogo tra narrazione del passato e ricerca artistica attuale è il fil rouge che ha dato vita all'ossimoro "Avanguardia Antiquaria".
All'eclettico spazio espositivo si affianca inoltre il laboratorio di conservazione e restauro di mobili antichi, dipinti, ceramiche e dorature che Stefano Vitali segue con altrettanza attenzione e precisione, operando da più di 25 anni nel settore.
“Non ci sono bei pensieri senza belle forme, e viceversa.”
(G. Flaubert)