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Vetri Venini

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Nel 1921 l'avvocato milanese Paolo Venini e l’antiquario veneziano Giacomo Cappellin, fondano la Cappellin Venini & C..
All’epoca, troviamo in qualità di direttore artistico il pittore Vittorio Zecchin, il quale getta le basi di quell’identità stilistica che ancora oggi contraddistingue l’azienda: reinterpretazione degli schemi tradizionali, apertura verso le avanguardie artistiche, padronanza delle tecniche di lavorazione grazie all’apporto dei migliori maestri vetrai dell’isola. Purtroppo negli anni seguenti, alcuni insanabili contrasti tra le due proprietà portano alla scissione dell’azienda. Si costituisce così la Vetri Soffiati Muranesi Venini & C. che assumerà alla direzione artistica Napoleone Martinuzzi; una delle figure più importanti, nonché una delle personalità più influenti nel mondo del vetro artistico.  Durante i primi anni Martinuzzi non si distacca molto dalle linee di semplicità e classicità seguite dal suo predecessore, tanto che spesso risulta difficile distinguere le opere dei due autori. I primi segnali di rinnovamento si iniziano ad avvertire alla mostra di Monza del 1927 dove la Venini presenta dei pezzi le cui forme sono arricchite e valorizzate da diversi elementi decorativi quali filamenti in pasta vitrea colorata. L’anno seguente Martinuzzi introduce una vera e propria novità nel mondo del vetro: il vetro cosiddetto “pulegoso”, caratterizzato dall’inclusione di migliaia di bolle d’aria che lo rendono opaco. La sua grande passione e predisposizione per la scultura lo porta ad eseguire opere monumentali, mai prima d’allora realizzate in vetro, come la grande fontana per la Quadriennale di Roma e la famosa statua di Josephine Baker. Negli anni 30 acquista molta importanza anche la presenza del fondatore Paolo Venini, che ormai aveva acquisito dimestichezza a sufficienza con la materia, ma che comunque continua a lasciare ad altri la carica di Direttore Artistico, nella fattispecie, dopo l’uscita di scena di Napoleone Martinuzzi, all’Architetto Tommaso Buzzi. In quegli anni entrano a far parte dell’azienda come collaboratori e disegnatori alcuni dei più importanti artisti del momento, anche di fama internazionale, come Carlo Scarpa e Gio Ponti. Nel 1940 si assiste una svolta molto importante dal punto di vista della produzione: Carlo Scarpa e Paolo Venini presentano alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano le nuove tecniche dei battuti, dei tessuti, dei granulari e delle nuove murrine. Anche negli anni della guerra l’azienda riesce a mantenere salda la sua posizione e il suo nome, infatti alla Biennale del 1942 le uniche sale caratterizzate da forme e colori nuovi sono quelle dell’ azienda Muranese. Subito dopo la guerra la situazione è molto difficile, soprattutto perché le aziende del settore sono indecise se riprendere le produzioni o se ripararsi dietro a vendite più sicure riproponendo pezzi classici.
Infatti le proposte dell’azienda, presentate alla Biennale del 1948, seguono queste linee. La maggior parte di queste provengono da un giovane artista padovano: Fulvio Bianconi. Il pezzo forte di questa nuova collezione è rappresentato dalle dodici figure della Commedia dell’Arte. Tre anni dopo, alla Triennale di Milano, VENINI presenta, sempre con Fulvio Bianconi, una serie di pezzi che segneranno la sua storia: i pezzati, a fasce e ad inclusioni.
Da questo momento molti designer e architetti d’avanguardia vogliono collaborare con Venini: Eugene Barman, Ken Scott, Banfi, Belgiojoso, Peressuti e Rogers. Il 22 luglio del 1959 Paolo Venini muore a Venezia ela guida dell’azienda passa nelle mani del genero, Ludovico Diaz de Santillana, che collaborava con lui già da tempo. Da ricordare negli anni ‘60 sono le collaborazioni con Tobia Scarpa (figlio di Carlo), Toni Zuccheri e Tapio Wirkkala.

 


Avanguardia Antiquaria è un luogo di ricerca sul tempo: una Galleria e spazio espositivo a Milano per opere d’arte, di antiquariato, modernariato e design del XX secolo.

La Galleria nasce nel 2005 dall'idea di far coabitare, nello stesso ambiente oggetti nati in luoghi e tempi diversi, è infatti uno spazio dove Stefano Vitali affianca alla sua continua ricerca di pezzi di antiquariato, art dèco e vintage design del Novecento, una profonda dedizione all'arte contemporanea, ospitando periodicamente mostre, personali e collettive, di artisti contemporanei; tra i tanti sempre presenti in Galleria le opere di Marcello Chiarenza, Giovanni Cerri, Antonino Negri, Fausto Rossi  e Silvia Levenson. Questo continuo dialogo tra narrazione del passato e ricerca artistica attuale è il fil rouge che ha dato vita all'ossimoro "Avanguardia Antiquaria".

All'eclettico spazio espositivo si affianca inoltre il laboratorio di conservazione e restauro di mobili antichi, dipinti, ceramiche e dorature che Stefano Vitali segue con altrettanza attenzione e precisione, operando da più di 25 anni nel settore. 

 

“Non ci sono bei pensieri senza belle forme, e viceversa.”      

(G. Flaubert)        

 

 
Alcuni degli oggetti trattati: sedute, poltrone,divani, daybeds, tavoli , tavolini , lampade, applique, piantane, lampadari, armadi, sideboard, consolle, scrivanie, specchiere, complementi, cornici
Siamo specializzati in: Vintage, Antiquariato, Modernariato, Design, Design Milano, Interiors, Interior Design, Restauro, Midcentury Furniture, Arte Contemporanea

Epoche: ANNI 20 - ANNI 30 - ANNI 40 - ANNI 50 - ANNI 60 - ANNI 70 - ANNI 80
Aziende / Marchi: Feal, Cassina, Formanova, Acerbis, Bernini, Tecno, Poltrona Frau, Herman Miller, Flos, Lumi, Stilnovo, Fontana Arte, Stilux, Luxo, Philips, Arredoluce, O-Luce